
DAILY UPDATE
Benvenuti nella sezione dedicata agli aggiornamenti giornalieri della nostra spedizione all’Annapurna. Qui troverete informazioni sull’avanzamento del team, le condizioni meteo, le sfide affrontate e gli sviluppi della missione. Ogni aggiornamento sarà fornito direttamente dal campo base e dai vari punti strategici lungo il percorso, con report dettagliati, immagini esclusive e approfondimenti tecnici sulla progressione della spedizione. Vi invitiamo a seguire questa pagina per rimanere informati sugli sviluppi della nostra impresa e condividere con noi questo straordinario viaggio verso la vetta.
Day 27
10 Aprile
Alla scuola di Waku
Oggi il team ha raggiunto la scuola di Waku in Solukhumbu, ricostruita, dopo il terremoto, grazie agli aiuti dall'Italia e a Bi-Nepal. Oggi c'è stata la donazione della stoffa per fare le uniformi ai nuovi studenti che inizieranno a fine mese, insieme all’opera di Paolo Barichello

Day 24
7 Aprile 2025
in attesa di Cesar
Cesar Rosales è in discesa dalla cima dell’Annapurna. L’attesa è lunga, ma crediamo in te! Condividiamo la foto del casco di Gianluca dopo l’incidente, segno di quanto possa essere sottile il confine. E lui, ora, sorride con la mano ingessata. Forza, Cesar.
Day 23
6 Aprile 2025
Cesar in vetta
Oggi, alle 9,30 ora locale, Cesar Rosales ha raggiunto la vetta dell’Annapurna, obiettivo della spedizione Limit Project X Annapurna. A dare la notizia in Italia è stato il capo spedizione, accademico del CAI, Gian Luca Cavalli, da Katmandu, che insieme a Donatella Barbera attendono la discesa. Grandissimo Cesar!
Day 22
5 Aprile 2025
La valanga rallenta Gianluca
Nella giornata di venerdì 4 aprile, una valanga ferisce Gianluca Cavalli ad una mano, oltre a procurargli qualche livido ed escoriazioni. Durante l’incidente, Cavalli e Cesar Rosales stavano affrontando il tratto pericoloso dal campo II al III. Rosales assicuratosi dalla situazione del compagno, assistito anche da Donatella Barbera, prosegue in solitaria verso la vetta. Cavalli, trasportato in elicottero a Katmandu per cure, minimizza le sue lesioni, ma la sua spedizione viene interrotta. Ora Cesar siamo tutti con te!
Day 20
3 Aprile 2025
Salita alla cima
Mattina della partenza, ore 5
Dopo alcuni giorni di riposo al campo base, Gianluca e Cesar TENTANO LA SALITA ALLA CIMA, passando per la "normale". Scalata che durerà idealmente 3 giorni.
Day 15
29 Marzo 2025
Raggiunto il campo 3
- Connessione limitata comunichiamo solo con il satellitare -
Condizioni meteo ottime, Gianluca e Cesar hanno raggiunto il campo 3 e hanno piazzato le tende, Donatella ha raggiunto il campo 2.
Day 13
27 Marzo 2025
Raggiunto il campo 2
- Connessione limitata comunichiamo solo con il satellitare -
Condizioni meteo ottime, a parte un po' di vento. Oggi hanno raggiunto il campo 2, se tutto andrà bene domani raggiungeranno il campo 3 per acclimatarsi
Day 11
25 Marzo 2025
Transizione al campo 1
- Connessione limitata comunichiamo solo con il satellitare -
Primo giro di acclimatamento e trasporto materiale al campo 1
Day 10
24 Marzo 2025
Campo Base (4190m)
Campo base, primi giorni di acclimatamento
Day 9
23 Marzo 2025
Campo Base (4190m)
- Connessione assente per almeno una settimana, comunichiamo solo con il satellitare -
Secondo giorno di trekking. Ci svegliamo immersi nella pace della neve. E' bello indugiare nel tepore del sacco a pelo. Camminiamo in una valle incantata coperta da una spessa coltre bianca. Merletti sui rami. Poi il lago ghiacciato. Vediamo la cima dell'Annapurna: sembra lontanissima, quasi irraggiungibile. Arriviamo al campo base (4190m), dove ci aspetta un buon pranzetto e le tende gialle che saranno la nostra casa per il prossimo mese.
Day 8
22 Marzo 2025
Humkola (2883m)
Primo giorno di trekking: arriviamo a Humkola (2883m) dopo 2 ore di jeep, sballottati da una strada impervia. Ci aspettavamo il caldo, invece camminiamo con la minaccia del temporale. Poi arriva la neve, che trasforma tutto in una fiaba. Camminiamo...un sentiero fatto di gradini che salgono e scendono seguendo il fiume. Cascata di acqua azzurrissima. Ponti ricoperti di bandierine. La neve diventa fitta: Annapurna, la dea dell'abbondanza ci montra la sua generosità.
Day 7
21 Marzo 2025
Tatopani
Viaggio fino a Tatopani, uno degli ultimi villaggi prima del parco dove non troveranno più insediamenti e partirà il trekking
Day 6
20 Marzo 2025
Aloft Hotel Kathmandu
Pokhara, domattina partenza per Dana con 5-6 ore di jeep. Inizierà poi il trekking verso il campo base
Day 5
19 Marzo 2025
Templi: Buddha Stupa e Gokarneshwar
Oggi esplorazione nel tempio più importante al mondo per i buddhisti, con la fortuna di entrare durante un loro rito, poi visita ad un tempio induista
Day 4
18 Marzo 2025
Katmandu esplorativo
Ultimo giorno a Katmandu in attesa del trasferimento a Pokhara
Day 3
17 Marzo 2025
Katmandu esplorativo
Day 2
16 Marzo 2025
Katmandu
Day 1
15 Marzo 2025
Milano Malpensa
Ore 10:00
00
14 Marzo 2025
Biella Piazza Duomo
Ore 15:00
ANNAPURNA
L'Annapurna, che in lingua nepalese vuol dire "dea dell' abbondanza" è con i suoi 8091m il decimo monte più alto della Terra. Sorge nell' Himalaya nepalese ai confini del Tibet nella regione del Mustang, fertile e florido territorio popolato da gente di ceppo mongolo, dura e gentile. Si incunea fra le due profonde valli della Kali Ghandaki e del Marsyangdi Khola, nel Nepal centrale, e domina un territorio estremamente vario sia dal punto di vista naturale che umano. Il centro abitato più vicino è Pokhara e l'aeroporto quello di Kathmandu, Nepal. Il massiccio - lungo circa 55 chilometri - comprende anche l'Annapurna Il di 7.937 metri, l'Annapurna Ill di 7.555 metri, l'Annapurna IV di 7.525 metri, il Gangapurna di 7.455 metri, l'Annapurna Sud di 7.219 metri e il Machapuchare di 6.993 metri. I ghiacciai dei pendii occidentali e nord-occidentali della montagna sono le sorgenti del fiume Kali Gandaki, che attraversa l'Himalaya formando una delle gole più profonde del mondo.
LIMIT - PROJECT
GIANLUCA CAVALLI
Nato a Biella e residente a Vigliano Biellese (Biella), da più di trent'anni scala sulle Alpi e su montagne extraeuropee, effettuando prestigiose ripetizioni e aprendo vie di estrema difficoltà su roccia, ghiaccio e misto. Ha partecipato alla prima spedizione italiana su un "7000" in Kazakistan e ha preso parte ad una spedizione nel Karakorum pakistano, tentando un "8000". Ha scalato sulle montagne dell'Asia Centrale, dove ha aperto vie nuove in Pamir. Ha salito pareti in Scozia, Marocco, Giordania, Africa Centrale, Kazakistan, Kirghizistan, Pakistan, Canada, USA (Utah, Colorado, Nevada, Maine, New York, New Hampshire e Vermont) e in Antartide. Nel 2017 una delle sue salite nel Karakorum pakistano ha ricevuto la nomination al Piolet d'Or, l'"Oscar dell'alpinismo" Nel 2024 capo spedizione Cai Biella al K2, salita del Broad Peak (8051 m). Istruttore di Alpinismo, è membro del Club Alpino Accademico Italiano (CAAl), dove è stato Vice-Presidente del Gruppo Occidentale e componente della Commissione Tecnica. Con vari compagni di cordata ha prodotto, in collaborazione les PlOIRIS 100 con registi professionisti, filmati che documentano le spedizioni extraeuropee che ha organizzato e/o alle quali ha partecipato. Appassionato di subacquea, ha all'attivo numerose immersioni in fondali profondi e relitti. Fotografo entusiasta, organizza proiezioni e conferenze sui suoi viaggi e la sua attività alpinistica e pubblica articoli di scalata sulle più importanti riviste di settore.



DONATELLA BARBERA
Nata a Biella e residente in Inghilterra dove lavora come chirurgo. Dall'età di 17 anni è un'appassionata alpinista e viaggiatrice. Ha scalato sulle Alpi, Pirenei, Scozia, Ande in Perù, Bolivia, Argentina, Patagonia, Pamir, Tajikistan, Kyrgyzstan, Karakoram e Himalaya. L'amore per l'aria sottile l'ha portata a scalare varie montagne di 6000 e 7000 m, e a due tentativi ai giganti di 8000 m. Nel 2024 ha partecipato alla spedizione Cai Biella sul K2. Ha conseguito un diploma in medicina di montagna e ha un interesse nell'adattamento umano alla quota. Ha partecipato come medico di spedizione a numerosi viaggi in aree remote della Terra.
CESAR ROSALES
Cesar è una guida alpina da più di 20 anni, vive e lavora in Perù. Diversi anni orsono la guida alpina fu parte attiva del Progetto Mato Grosso volto a creare competenze del settore, direttamente agli abitanti delle Ande. In Sud America ha scalato molte montagne della Cordillera Blanca come Alpamayo 5.947 m, Huascaran 6.768 m, Santa Cruz 6.259 m, Chopicalqui 6.354 m e molte altre montagne meno conosciute in Perù. Ha scalato l'Aconcagua 6.961 m per 10 volte, ha salito in velocità il Chimborazo 6.310 m in Ecuador, Huayna Potosi 6.088 m in Bolivia. In Himalaya ha tentato una nuova via sul Kanchenjunga in India e nel 2022 ha scalato il Nanga Parbat. Nel 2024 ha partecipato alla spedizione Cai Biella sul K2.


La scultura
U-O UNIONE OLIMPICA di Paolo Barichello

La scultura Unione Olimpica dell'artista Paolo Barichello, è un'opera profondamente simbolica, progettata per incarnare i valori universali delle Olimpiadi attraverso una rappresentazione visiva potente e significativa.
La scultura è composta da cinque figure umane che, attraverso la loro interazione, sorreggono cinque settori metallici, i quali, una volta uniti, formano un unico cerchio. Questo cerchio, simboleggiando l'unità e la cooperazione, rappresenta un concetto fondamentale: che l'unione di diversi elementi, seppur distinti e separati inizialmente, può dare vita a una totalità più forte e significativa. Ogni settore metallico, pur rappresentando singolarmente un cerchio olimpico (quindi i cinque continenti), è parte di un insieme più grande che simboleggia l'armonia e l'integrazione tra tutte le culture e le persone del mondo. Il percorso che parte dal territorio biellese e si estende simbolicamente verso l'Annapurna è un rimando alla sfida, all'ambizione e alla resilienza. Biella, con la sua tradizione e la sua apertura verso il mondo, si fa portavoce di quei valori che vanno oltre i confini geografici, portando un messaggio di speranza e di condivisione globale. I cinque fari, che illuminano la scultura con i colori olimpici (blu, giallo, nero, verde e rosso), aggiungono un ulteriore strato di significato. La luce dei fari non è solo un elemento estetico, ma rappresenta anche il "confine effimero" tra i popoli: una luce che separa ma che, al contempo, unisce, indicando la direzione verso la pace, il rispetto reciproco e la riflessione. La luce, come metafora della conoscenza, della speranza e della guida, diventa il filo invisibile che collega tutti i popoli, superando le barriere culturali, sociali e politiche. Il concetto di Unione Olimpica si fa così emblema di un mondo ideale in cui i valori della competizione sana, della riabilitazione, dell'inclusione, dei diritti umani e del rispetto reciproco sono alla base di ogni relazione tra individui e nazioni. In questa visione, la scultura non è solo un oggetto d'arte, ma un invito alla riflessione collettiva e un simbolo tangibile di come, pur nelle differenze, possiamo costruire insieme un futuro migliore e più equo per tutti.

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